Il MISE – Ministero dello Sviuluppo Economico ha recentemente pubblicato il IV report trimestrale 2019 sulle start up innovative in Italia.
Ogni trimestre, infatti, il MISE analizza tutti i dati relativi al tessuto delle start up innovative in Italia e quindi produce una indagine che descrive il loro stato di salute.
Che numeri vengono fuori da questa indagine?
Ebbene, scopriamo che al 31 dicembre 2019 in Italia esistono 10.882 start up innovative, in leggero aumento sui risultati del report relativo al terzo trimestre dello stesso anno.
La regione che ospita il maggior numero di start up innovative è la Lombardia, con 2.928, trainata da Milano; infatti, secondo il MISE la città meneghina ricopre il ruolo del leone rispetto a tutto il Paese, poiché nel capoluogo lombardo hanno sede oltre 2.000 start up.
Detto della Lombardia, le cui start up rappresentano il 26,9% del valore complessivo nazionale, al secondo posto di questo podio virtuale si piazza il Lazio con 1.227 start up (11,3%) ed al terzo l’Emilia Romagna con 931 (8,6%).
Una bella sorpresa al quarto posto, invece, dove troviamo la Campania, che sopravanza per un soffio il Veneto e che è sede di 896 start up innovative (pari all’8,2% nazionale), divenendo di gran lunga la prima tra le regioni meridionali.
Il MISE sottolinea inoltre come il 20% delle start up innovative in Italia sia guidata o gestita da under 35, il che certifica quanto questo settore sia profondamente attrattivo per i giovani imprenditori. Un dato ancora troppo basso, invece, è quello relativo alla presenza femminile nelle compagini societarie, dove si riscontra ancora un importante squilibrio di genere: infatti, solo il 13,5% delle start up innovative italiane è a prevalenza femminile, pari ad appena 1.468.
E la Puglia? Nella nostra Regione hanno sede 429 start up innovative, pari al 3,9% nazionale, che la rendono la terza di tutto il meridione italiano. Questo numero è in constante crescita negli ultimi anni, cosa che dimostra quanto i nostri giovani imprenditori siano intraprendenti.
Ed è proprio su questa intraprendenza che il K HUB, l’acceleratore di impresa dell’Università LUM Jean Monnet, vuole puntare, favorendo lo sviluppo delle nuove idee imprenditoriali innovative, accelerando la loro crescita, e formando una nuova classe imprenditoriale competente e pronta ad affrontare in maniera vincente il mercato.
A questo link il report completo: https://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/4_trimestre_2019-rep-startup-stats.pdf
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